Il Fiorino sempre più radicato in Maremma e nasce la stella Caterina
1812, la prima puntata dedicata alla storia de Il Fiorino si era fermata a quell’anno. Una data fondamentale, perché è proprio al 1812 che risale il documento di nascita di Francesco Fiorini, attraverso il quale le vicende della nostra famiglia, e della nostra futura impresa casearia, si legano a Roccalbegna.
Francesco Fiorini, che sarà il nonno di Duilio, è per noi un vero e proprio eroe che prelude alle successive imprese di suo nipote, il Fondatore. È Francesco, infatti, che ha l’intuizione di acquistare i primi terreni a Roccalbegna da cui il nostro sogno avrà inizio e continua ancora oggi. Si tratta di un passaggio fondamentale perché i Fiorini, che erano pastori transumanti, diventano agricoltori e nel giro di pochi anni inizieranno a muovere i primi passi nel mondo del commercio.
Con Francesco il sogno de Il Fiorino inizia a diventare realtà
Se Francesco può essere considerato il capostipite della famiglia, il figlio Silvestro è un altro personaggio chiave. È lui che eredita i terreni acquistati dal padre ed, con tutta probabilità, con lui che si consolida la presenza dei Fiorini alle pendici dell’Amiata.
Con Silvestro la geografia de Il Fiorino si delinea: Monte Amiata, Maremma, Toscana si marchiano a fuoco nel nostro cuore
Non è certo, infatti, ma sembra che sia proprio Silvestro che deciderà di stabilirsi a Roccalbegna, inaugurando quella specialissima geografia del cuore che ci lega al Monte Amiata, alla Maremma, alla Toscana e all’Italia.
Il 1897 è un altro anno molto importante, perché è in quella data agli sgoccioli del secolo XIX che si registra la nascita di Ferrero Fiorini il quale, insieme al fratello Santi eredita i terreni di famiglia. Ferrero possiede un gregge di pecore, il che rappresenta da un lato l’unione con l’origine pastorale della famiglia, dall’altro l’inizio di una nuova vita che si concretizzerà poi con il futuro di casari dei Fiorini.
E come in ogni bella storia che si rispetti a un certo punto arriva un personaggio capace di imprimere uno scatto in avanti decisivo agli eventi. Nella nostra storia questo personaggio forte ha il volto gentile di Caterina Pandolfi. Con lei inizia un percorso tutto al femminile che, ancora oggi, caratterizza il nostro Caseificio. Caterina era una donna straordinaria.
Caterina non è solo la mamma di Duilio: è una donna coraggiosa dalla tempra forte, caratteristiche che le consentono di introdursi nel mondo del commercio
Nata e cresciuta a Roccalbegna nel 1925 sposa Ferrero, il Fondatore de Il Fiorino. Ma Caterina non è solo la mamma di Duilio: è una donna coraggiosa dalla tempra forte, caratteristiche che le consentono di introdursi nel mondo del commercio con lo stile tipico de Il Fiorino: senza forzare i tempi, con dedizione e passione, passo dopo passo. Uno stile che risulterà vincente, anche perché il suo esempio e le sue capacità saranno le basi sulle quali Duilio costruirà l’impresa de Il Fiorino.
Siamo così legati alla figura di Caterina, che abbiamo deciso di dedicarle un formaggio: il Cacio di Caterina. Un pecorino che, in poco tempo, è diventato uno dei simboli del nostro caseificio.
Ci piace pensare che questo Cacio, unico in tutto anche nella forma, rispecchi il carattere di Caterina e contribuisca, a ogni assaggio, a tenerne viva la memoria.